L’ortodonzia è quella branca dell’odontoiatria dedita alla correzione della posizione dei denti e delle ossa di mascella e mandibola al fine di migliorare l’aspetto del paziente e la sua capacità di masticare correttamente.
Come faccio a sapere se devo mettere l’apparecchio?
Una consultazione con uno specialista in ortodonzia è il modo migliore per scoprire se è possibile beneficiare della terapia ortodontica. Dopo una valutazione iniziale, l’ortodonzista sarà in grado di valutare le possibilità di trattamento.
Come si svolge la visita?
Un esame completo e approfondito della bocca non si limita alla semplice visita in poltrona ma necessita di una raccolta dati il più ampia possibile.
Al fine di stilare un piano di trattamento ortodontico è fondamentale lo “studio del caso”: un percorso di analisi dei diversi parametri del paziente, ottenuti attraverso la rilevazione di impronte , radiografie e fotografie. Dopo aver analizzato attentamente tutti i dati, sfruttando gli elementi diagnostici a sua disposizione, lo specialista deciderà il miglior trattamento disponibile per ogni caso clinico.
La diagnosi è la parte più importante di qualsiasi trattamento.
Una decisione importante
Le cure ortodontiche devono essere intraprese dopo un chiaro consulto con il clinico e il paziente deve essere debitamente informato. La firma del consenso da parte del paziente (o di un genitore o tutore in caso di minore) è fondamentale per dare inizio alle terapie.
È bene riflettere sul fatto che le terapie in questione hanno una durata variabile, da alcuni mesi fino ad alcuni anni; passando attraverso fasi diverse, esse richiedono un alto grado di collaborazione da parte del paziente. La presenza di corpi estranei in bocca, quali gli apparecchi ortodontici, renderà più difficili le manovre di igiene orale. Il paziente deve esserne debitamente informato e sarà opportunamente istruito e seguito dal personale dello studio, al fine di migliorare l’efficacia delle manovre domiciliari.
Una scarsa igiene orale rischia di compromettere gravemente i risultati finali della terapia.
Perché è necessario effettuare un trattamento ortodontico?
Anche se la ragione fondamentale per cui è richiesto un trattamento ortodontico è di solito estetica, ci sono altri motivi per eseguirlo e sono tutti legati alla salute.
Esempi di situazioni in cui l’ortodonzia è indicata possono essere casi di affollamento dentale, dove la terapia ortodontica può aiutare ad avere una minor suscettibilità alla carie, casi di denti “sporgenti”, dove si cerca di correggerne la posizione per evitare traumi. L’ortodonzia può aiutare a non aggravare problemi parodontali, può aiutare a prevenire problemi digestivi migliorando masticazione e deglutizione, può essere fondamentale nella prevenzione e nel trattamento dei problemi all’articolazione Temporo-Mandibolare.
A quale età si può effettuare il trattamento ortodontico?
Il processo biologico coinvolto nello spostamento dei denti è lo stesso per qualsiasi età. Sia i bambini che gli adulti possono beneficiarne. Si raccomanda che tutti i bambini ricevano una valutazione ortodontica quando hanno circa sette anni. Ci sono casi in cui un trattamento pre-ortodontico è raccomandato in età infantile e altri in cui è più conveniente iniziare quando tutti i denti permanenti sono in bocca (11-13 anni).
Poiché le ossa degli adulti non crescono più, alcune correzioni a volte non possono essere apportate solo usando apparecchi ortodontici.
Che cos’è un trattamento intercettivo?
È un trattamento che deve essere eseguito in tenera età quando vengono identificati alcuni problemi durante la fase di dentizione decidua, come ad esempio un morso incrociato o altri problemi occlusali. In questi casi è necessario eseguire un trattamento per guidare nel migliore dei modi la crescita delle ossa di mascella e mandibola, in modo da poterla condurre all’occlusione corretta e migliorarne la funzione. Una volta completata l’eruzione dei denti permanenti, seguirà una seconda fase di ortodonzia convenzionale.
C’è qualche limitazione nel fare un trattamento ortodontico?
Sì. Proprio come l’implantologo ha bisogno di una certa quantità e qualità dell’osso, anche l’ortodontista ha bisogno di proporzioni adeguate tra le ossa mascellari su tutti e tre i piani spaziali. La mascella e la mandibola dovrebbero avere proporzioni corrette entro determinati parametri. In ortodonzia non dobbiamo solo guardare i denti: le ossa in cui si trovano le radici sono fondamentali.
Cosa succede se queste proporzioni non sono adeguate?
Quando queste proporzioni ossee sono chiaramente fuori norma, l’ortodontista può allineare i denti ma non può ottenere una buona occlusione. In questi casi, per risolvere adeguatamente il problema, sarà necessario un trattamento multidisciplinare.
Oggi sono richiesti più trattamenti ortodontici per adulti. C’è qualche controindicazione?
Fondamentalmente, il trattamento è lo stesso, sebbene possano esserci più limitazioni, soprattutto perché potrebbe esserci un’assenza di osso o una malattia parodontale, che implica la cura preventiva della stessa. Inoltre, possono essere necessari trattamenti aggiuntivi come impianti dentali o protesi fisse affinché la riabilitazione occlusale, obiettivo finale di una buona ortodonzia, sia ottimale.
Qual è, quindi, l’obiettivo di un trattamento ortodontico?
La cosa più importante è ottenere un’occlusione corretta. Contrariamente a quanto generalmente richiesto, in una consultazione ortodontica l’estetica non è l’obiettivo fondamentale. Lo scopo principale è ottenere una buona funzionalità. In ogni caso, se si ottiene una buona occlusione con una buona funzione, l’estetica generalmente va di pari passo. Troviamo una buona occlusione e troveremo un bel sorriso.
Quali sono le cause dei problemi ortodontici?
Un problema ortodontico è la “mancanza di una adeguata occlusione”. La maggior parte dei problemi occlusali sono ereditati, sebbene ne esistano anche di acquisiti. Tra i fattori acquisiti che possono peggiorare l’occlusione troviamo: incidenti, perdita precoce o tardiva dei denti da latte, il succhiare le dita per lungo tempo, deglutizione atipica (o “infantile”).
Come vengono corretti i problemi ortodontici?
Innanzitutto vengono eseguiti lo studio del caso, attraverso la raccolta dei dati del paziente, la visita intraorale, la presa delle impronte, e l’effettuazione di fotografie e radiografie. Viene quindi elaborato il piano di trattamento adattato a ciascun caso e, sulla base di esso, viene preparato il dispositivo appropriato. I dispositivi utilizzati sono di diverso tipo.
Quando viene posizionato l’apparecchio ortodontico, inizia la fase di “trattamento attivo”. Gli apparecchi vengono regolati periodicamente per garantire che i denti e/o le ossa mascellari e mandibolari si muovano efficacemente nella giusta direzione.
Il tempo necessario per il trattamento ortodontico varia per ogni persona. Un fattore importante per la durata del trattamento è la capacità del paziente di cooperare durante il trattamento.
Ci sono apparecchi ortodontici che sono meno visibili?
Gli apparecchi ortodontici di oggi sono notati, di regola, molto meno di quelli di qualche anno fa. Esiste inoltre la possibilità di ricorrere all’ortodonzia invisibile. [inserire link]
Quanto dura un trattamento ortodontico?
Sebbene il tempo medio di trattamento sia di 12-18 mesi, questo varia per ogni paziente. Altri fattori da considerare sono la gravità del problema, la salute del dente, delle gengive, delle ossa e il modo in cui il paziente segue le indicazioni dell’ortodontista.
Sebbene il trattamento ortodontico richieda un impegno temporaneo, la maggior parte dei pazienti ritiene che i benefici superino il sacrificio e il valore del tempo investito.
Come lavarsi i denti quando si indossa l’apparecchio ortodontico?
Lo spazzolamento richiederà un po’ più di tempo e competenza perché con i bracket ci sono angoli e fessure in cui la placca dentale si accumula più facilmente. Il personale dello studio sarà in grado di fornire tutti i consigli per una buona igiene orale domiciliare.
L’ortodonzia può essere eseguita se mancano alcuni denti?
Sì, è generalmente possibile, ma questo rende il trattamento più complesso: sia per la difficoltà di montare il dispositivo ortodontico, sia per la difficoltà nel poter stabilizzare alcuni denti per spostarne altri.
Ortodonzia per bambini
Si raccomanda di sottoporre i bambini a un controllo ortodontico, al più tardi, all’età di sette anni.
Perché prima dei sette anni? I primi molari e gli incisivi permanenti compaiono in arcata a sei anni d’età, circa. Una valutazione tempestiva delle eventuali anomalie dell’occlusione porterà a benefici multipli per il piccolo paziente.
I trattamenti in tenera età possono:
– contribuire positivamente alla crescita della mascella e della mandibola;
– bilanciare le dimensioni degli archi dentali;
– correggere le cattive abitudini orali;
– migliorare l’aspetto e l’autostima;
– semplificare e/o ridurre i successivi tempi di trattamento ortodontico;
– contribuire a migliorare i problemi del linguaggio;
– mantenere o aumentare lo spazio per i denti che non sono ancora erotti, in modo che possano farlo correttamente.
L’approccio mirato all’individuazione dei potenziali problemi ortodontici presenti o futuri, in età infantile, è detto “ortodonzia intercettiva”.
Quando mettere l’apparecchio? Il momento ideale è quando il trattamento con gli apparecchi può essere il più breve possibile. L’ortodonzia intercettiva ci permette di individuare potenziali problemi esistenti nella loro fase precoce al fine di ottimizzare i tempi e massimizzare gli effetti dei trattamenti.
Ortodonzia invisibile. Cos’è?
Si tratta di una serie di apparecchi rimovibili trasparenti che spingono gradualmente i denti, allo scopo di raggiungere una occlusione corretta compatibile con l’estetica del paziente.
Attraverso dei software di ultima generazione si progettano una serie di mascherine trasparenti che guideranno i denti in una nuova posizione. La sua efficacia è limitata ai casi in cui il professionista competente lo abbia indicato. Non tutto va bene per tutti.
Oggi ci sono anche apparecchi estetici – o linguali – che possono essere usati per correggere alcune malocclusioni. Si tratta di apparecchi con gli attacchi e i fili classici, ma posizionati sulle facce “interne dei denti”. Anche per questo tipo di soluzione, è necessaria la valutazione dello specialista.
Allineatori ortodontici con mascherine trasparenti
Una volta confermata l’ idoneità al trattamento, verranno acquisite fotografie, radiografie e sarà rilevata un’impronta di entrambe le arcate dentali. Questa documentazione verrà utilizzata per creare un piano di trattamento personalizzato.
Sarà consegnata, presso lo Studio, una serie di aligner (mascherine trasparenti) personalizzati, da indossare tutti i giorni e cambiare autonomamente a casa, in media ogni 1-2 settimane.
Le visite successive con l’odontoiatra curante saranno pianificate ogni 6-8 settimane, per monitorare i progressi e ricevere i nuovi aligner. Al termine del trattamento sarà necessario utilizzare i retainer per conservare nel tempo i risultati ottenuti.