Malattie parodontali – Fattori di rischio

Placca batterica

La placca è una biopellicola, non facilmente rimovibile, presente sulla superficie dei denti.

Le biopellicole sono formate da comunità complesse di specie batteriche che risiedono sulle superfici dentali o sui tessuti molli. Un numero compreso tra 400 e 1000 specie è in grado di colonizzare le biopellicole orali. In queste comunità microbiche si possono osservare associazioni tra batteri specifici dovute a relazioni sinergiche o antagoniste, alla natura delle superfici disponibili o alla disponibilità dei nutrimenti.

La colonizzazione delle superfici dentali da parte dei batteri è riconosciuta come il fattore eziologico chiave per lo sviluppo della gengivite.

La formazione della placca sulla superficie dentale rappresenta un processo dinamico e ordinato che ha inizio con l’attacco dei batteri che formano la placca primitiva. L’azione di tali microrganismi sembra essenziale per dare avvio alla fase successiva di penetrazione degli altri germi che conducono all’aumento nel corso del tempo della massa e della complessità della placca. Se lasciata indisturbata, la placca sopragengivale raggiunge un livello quantitativo e qualitativo di complessità batterica incompatibile con lo stato di salute gengivale e la gengivite ne è la conseguenza.

La placca sopragengivale è esposta alla saliva e ai meccanismi di detersione naturale propri della cavita orale, ma meccanismi sono in grado di eliminare i detriti di cibo, non rimuovono in modo adeguato la placca dentale.

Fattori genetici e familiari

L’ereditarietà gioca un ruolo importante in almeno la metà dei pazienti affetti da malattia parodontale.

I fattori ereditari interessati sono solitamente difetti minori della risposta immune e contribuiscono a spiegare perché i figli di genitori affetti da malattia parodontale sono 12 volte più a rischio di essere colonizzati da batteri parodontopatogeni.

I batteri responsabili della malattia parodontale si trasmettono per via orale. Per questo motivo l’American Academy of Periodontology raccomanda di sottoporre a visita parodontale accurata tutti i membri della famiglia, se uno di loro ne è affetto.

Tartaro

Facilita la ritenzione di placca maggiormente patogena e tossine che contribuiscono all’insorgenza della parodontite e alla conseguente perdita di attacco gengivale.

Fumo

Diversi studi confermano che il fumo è il primo fattore di rischio ambientale per la gengivite e la malattia parodontale. Più si fuma, maggiore è il rischio di sviluppare la malattia, per di più in forma grave.

Il fumo è in grado di causare recessione gengivale e riassorbimento osseo anche in assenza di malattia parodontale.

Patologie sistemiche

Il diabete insulino-dipendente, la sindrome di Down, l’artrite reumatoide, l’infezione da HIV sono patologie che rendono l’individuo più suscettibile alle affezioni parodontali.

Le malattie parodontali, responsabili di una situazione di infiammazione cronica con rilascio di mediatori infiammatori in circolo, possono rappresentare, un fattore di rischio per le patologie cardiovascolari, il diabete, il parto pretermine e la nascita di neonati di basso peso rispetto all’età gestazionale. 

Farmaci

Taluni farmaci come gli steroidi, le ciclosporine, i contraccettivi orali, i calcio antagonisti, ecc possono modificare le manifestazioni delle malattie parodontali.

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